Sabato mattina volevo andare in palestra per fare ginnastica con Tommaso. Di solito lo porto sulla mia bici, ma volendo correre il chilometro e mezzo da casa in campo, ho suggerito al nanetto di accompagnarmi con la sua bici. “No, io vengo di corsa con te”. Inutile ogni tentativo di convincerlo, si toglie il giubbetto e resta in felpa: scendiamo dai Carmini lungo i marciapiedi e percorriamo vie poco frequentate. Chi lo ferma? Necessita solo di qualche richiamo nei passaggi stradali.
In campo Tommaso trova Sofia e Giada che si aggirano fra pista e pedane finché babbo Alberto allena un giovane discobolo. Subito si forma la combriccola che gioca con tutti gli attrezzi che trova. Parte anche la gara di salti dalla spalliera: qui di sicuro l’orso va oltre perché se provassi io a imitarlo rimarrei senza qualche pezzo. Al momento tre circuiti mi sono sufficienti e facciamo la strada all’inverso, suscitando la divertita curiosità di chi ci vede. Passiamo in Castello per un saluto a Lele e poi a casa: tutto pronto per il finissage.
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