Ruggero PertileTroppo facile copiare-incollare i comunicati stampa dell’addetto? C’è sempre da imparare e da aggiungere all’occorrenza, cominciando dallo splendido scatto (ritagliato) di Giancarlo Colombo che lascia i parametri exif per dirci “voi umani non arriverete a tanta nitidezza” (chi ha un 16mm su 1D-x?). Ecco Diego Zilio subito dopo la gara.

«È stata una giornata difficile e alla fine devo dirmi bravo, perché questo è un buon risultato». Ruggero Pertile commenta così il suo quinto posto alla Maratona di Roma, chiusa sotto la pioggia in 2 ore 15’40” al traguardo in via dei Fori Imperiali. «I problemi maggiori li ha creati il maltempo: ho avuto qualche problema muscolare e in più ho fatto fatica a correre sui sampietrini, che erano parecchio scivolosi a causa della pioggia. Ho comunque cercato di mantenere il mio passo e arrivare alla fine. Devo ringraziare tutto il pubblico che mi ha incitato molto. Ora? Punto ai Mondiali di Pechino, penso che con tutti i bravi maratoneti italiani che stanno crescendo possiamo fare una bella squadra» sottolinea il quarantenne campione azzurro, lo scorso agosto settimo agli Europei di Zurigo. A tifare per lui anche la moglie Chiara, la figlia Alice e i tanti amici di Assindustria Sport e di Alì, la catena di supermercati che da sempre lo sostiene.

20150322_Maratona di Roma_Ruggero PertileLa gara capitolina, che ha richiamato al via oltre 15 mila runners, ha avuto una partenza spedita (15’05 ai 5 chilometri) con una decina di atleti africani a fare l’andatura. Al decimo chilometro il ritmo è decisamente sostenuto (passaggio in 30’10”) con i pacemaker keniani Kibor e Kipkoech a trainare la sempre nutrita pattuglia di testa. Oltre a Chatbi (30’11), subito dietro è la volta di altri tre azzurri: Pertile (30’59”) affiancato dai finanzieri Lalli ed El Mazoury. Quando si arriva al giro di boia (21,097 km) Kibor e Kipkoech continuano nel loro ruolo di battistrada (un’ora 04’08”) portandosi al seguito un quartetto di etiopi composto da Degefa, Achame, Wakeyo e Gemeda. Chatbi viaggia in settima posizione, leggermente più indietro c’è Pertile (un’ora 05’59”). Chilometro numero 30 con Pertile ottavo (un’ora 35’01”). Per i battistrada, il ritmo nel finale crolla, gli azzurri sono in rimonta. Vince Degefa in 2 ore 12’23” precedendo Achame (2 ore 12’3232) e il debuttante Chatbi (2 ore 14’04”) che negli ultimi chilometri acciuffa e supera l’altro etiope Gemeda (2 ore 15’05”). Pertile finisce quinto in 2 ore 15’40”.

Quindi 1h5’59” (3’07″6) + 1h09’41” (3’18″1). Si capisce meglio il rallentamento con la tabella? Non so come potesse sperare meglio dopo le gare più recenti: per correre 2h11′ in maratona dovrebbe stare sotto 1h04′ in mezza. Ancora Diego Zilio venerdì e Fausto Narducci sabato (con qualche info in più).

IMG_20150321_144752_resIn un certo senso, per lui, è come tornare sul luogo del delitto. Un bel delitto. Lungo quelle strade, nel 2004, si impose infatti all’attenzione degli appassionati di atletica, vincendo la Maratona di Roma. Domenica Ruggero Pertile tornerà nella capitale, stella italiana della XXI edizione della corsa che scatterà (alle 8.50) e si concluderà in via dei Fori Imperiali. La gara, confermata nel circuito dei migliori eventi su strada al mondo IAAF Road Race Gold Label, ha già raccolto 15 mila iscrizioni da 110 nazioni.

«Rispetto al 2004 molte cose sono cambiate, a partire dal percorso che, in un certo senso, è stato semplificato. E diverso sono io, che ora ho ovviamente qualche anno in più ma anche più esperienza» afferma il quarantenne campione azzurro di Assindustria Sport Padova, in agosto settimo agli Europei di Zurigo. «Credo che proprio l’esperienza potrà rivelarsi utile anche domenica: al via ci sono diversi atleti che vantano personali al di sotto delle 2 ore e 8’ e so che è previsto un passaggio a metà maratona molto veloce, attorno all’ora 3’40”. Io, però, punto a correre le due parti della gara attorno agli stessi tempi. Oggi so di valere fra le 2 ore e 10’ e le 2 ore e 12’ e non nascondo di puntare al podio» 

«Mi presento all’appuntamento in buone condizioni, dopo il test fatto a Treviso, dove ho corso per 25 chilometri per ritrovare il clima agonistico e per aiutare un amico come Stefano La Rosa. In un certo senso nella gara della Marca ho fatto da guida, un ruolo in cui mi riconosco in questa fase della carriera» continua “Rero”. «Ora mi presento a Roma dopo i due stage di più di venti giorni svolti in Kenya, a gennaio e a febbraio. E’ l’ottava stagione in cui mi preparo in Kenya, ospitato dallo staff di Rosa Associati, e, se ho la possibilità di riuscirci, è perché al mio fianco ho una realtà come i supermercati Alì, che da sempre mi sostengono dandomi la possibilità di dedicarmi allo sport che amo».

Ancora sui numeri della Maratona di Roma

  • con 15’546 iscritti e 11’486 arrivati 2015, dove si è perso il 26%?
  • dove si è perso il 23% dei 14’875 arrivati 2014?
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