Ho lasciato il salto triplo un mese fa con Teddy THAMGO a 18,04m e ci ritorno volentieri perché le difficoltà della nostra miglior atleta potrebbero derivare da una forzatura tecnica che, se rende dal punto di vista delle misure, mette a rischio l’integrità fisica.

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Prendo a prestito un fotogramma di Giancarlo COLOMBO per ricordare ai runner che non si guadagna ampiezza slanciando in avanti la gamba: sarebbe meglio che il contatto nella corsa avvenisse sulla verticale del ginocchio, dopo che l’arto a terra ha spinto quanto possibile lasciando avanzare quello libero.

 http://youtu.be/hAC1qLiJSA8

La ventennale lezione di Johnathan EDWARDS insegna: tempi brevi a terra, maggior ritorno elastico, minor perdita di velocità. Purtroppo tanti runner trovano comodo sprofondare il tallone nella morbida intersuola di molte calzature. Non accontentatevi: nei vostri piedi c’è di più.
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