Durante l’ultimo trattamento kinsesiologico, pochi giorni prima della Giulietta & Romeo HM, Carlo mi ha chiesto “ti sei mai sorpreso del tuo corpo?” nel senso “hai mai ottenuto dal tuo corpo qualcosa che non pensavi di avere?“.

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Lui si è dato una risposta negativa, in verità ho vissuto una stagione sorprendente, quando risolsi come d’incanto le carenze anemiche. Non era la sferocitosi di Valeria STRANEO, ma un’infantile abitudine alimentare: non si può vivere di latte fino a 17 anni! Così mi feci una specie di regalo di Natale passando da un’anonima prima prova regionale di campestre a Curtarolo a un’inattesa vittoria a San Giacomo di Veglia (*), fino ai bordi della squadra nazionale verso i mondiali di Neuchatel dopo due buone prove ai Campionati Italiani. Poi fu un dritto verso la pista, in discesa sui 1’500m da 4’06” a 3’53” e sui 3’000m da 9’11” a 8’28”, giocandomi anche una volata sugli 800m in 1’54” con gli ex detentori del record italiano cadetti sui 600m, quando mi rifilavano una decina di secondi sulla distanza più breve quattro anni addietro. Non male per un primo anno junior nemmeno convocato ai raduni regionali da allievo. Comunque a fine stagione avrei dovuto capire che la mia strada era fuori pista quando vinsi l’ultima prova del campionato italiano di categoria a Sanremo sui 15km … sono passati più di 27 anni: meglio preparare la prossima sorpresa!

(*) entrambi i percorsi sono ora cementificati

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