Il cielo ci ha graziato e tutto è andato per il verso giusto: gli operativi avrebbero preferito avere anche il sabato, ma ce l’hanno fatta bene lo stesso dall’alba di domenica. Forse è saltata una tabella chilometrica, forse bastavano due badilate nell’attraversamento della malga nel sentiero dei Lotti, forse l’umido in mezzo al bosco … Sciocchezze! Ho raccolto molti complimenti, ma io non ho fatto altro che raccontare la bellezza della Piana di Marcesina, partendo dal Centro Fondo Enego di Valmaron, con tutta l’insistenza che mi è concessa.

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Guardo sempre avanti @TDS e prevedevo il raddoppio del distacco da chi mi aveva sopravanzato sulla mezza distanza tre settimane fa: Edgardo ha guadagnato un altro minuto all’uno più uno, mentre Diego è rimasto a uno, prudente per un 3’000 in pista martedì a Trento (bravo a crederci ancora). Li ho sempre visti lontani, come mi hanno visto gli avversari dietro. Respiro sotto controllo, in affanno solo da San Lorenzo all’incrocio Lotti davanti all’Albergo Marcesina dove ho salutato tutti quelli che ho incrociato. Arti inferiori sotto controllo, sempre col pensiero di sentire qualcosa di strano al ginocchio fra salite, discese e qualche pozzanghera sullo sterrato. Mi sembra di esserne uscito più integro rispetto al sopralluogo, tanto da essere tornato indietro sul percorso con Lele e gli amici (ph. Roberto POZZOBON, a domani per tutte le altre).

ONE SHOT! @Enego-Marcesina 2014/07/27

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Proprio per Lele avevo intuito che potevo tornare a correre un anno fa e qualcosa ha ricominciato a girare, nonostante gli affettuosi consigli a smettere di correre: forse vince il buco nel cervello di quello nel ginocchio! Vediamo se l’anno prossimo raddoppierò le distanze come la Enego-Marcesina raddoppierà i partecipanti.

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