F587_Iana Knak_cropNon occorre capire parola per parola per intuire il disappunto di Iana: mancare di 30″ il muro delle 4h dopo essere sembrata in vantaggio per tutta la gara è devastante. Chi utilizza con criterio il GPS sa che c’è un errore intrinseco dell’1%, confermato anche dalla misurazione di Iana (42,637km vs. 42,195 + 0,042 di margine errore), e può anticipare l’artificioso consiglio “utilizza pure i GPS, ma imposta il ritmo 1% più veloce (5’41” => 5’38” per le 4h)“.

Per chi non l’avesse capito dal preciso linguaggio Iana è avvocato e ha inviato all’organizzazione tutte le schermate del suo GPS che mi ha permesso di ricostruire la deriva dell’errore: pensava di aver raggiunto i 42,2km in 3h59’04” invece ha passato il traguardo in 4h00’30”.

_tabella GPS vs. realMettendo in fila i numeri ufficiali (sopra) e quelli personali (sotto) si intuisce anche solo dal grafico che non è colpa di piazza S.Marco, perché la differenza dei totali (quadrati azzurri) continua a crescere in modo ben lineare, aumentando ogni lap di 14″±7 (media e deviazione standard della differenza dei parziali).

Mi sono fermato ai 35km per non calcolare un probabile posizionamento anticipato del rilievo, che mi aveva fatto immaginare “an early celebration” smentita dalla registrazione GPS: infatti la differenza di 1’38” accumulata a 35km si assottiglia di 40″ a 40km, diventando 58″, per tornare 1’26” ai 42,2km, non abbastanza rispetto al riferimento sul ponte della Libertà. Quindi lo stretto ghirigoro in piazza S.Marco ha contribuito togliendo metri al GPS, non aggiungendo, ferma restando la correttezza della misurazione col contatore Jones. Per completare l’ubriacatura di numeri stendo il velo di Iana, ottenuto incollando 9 schermate dello smartphone.

_parziali GPS_Iana@VeniceMarathon_res

Share