Sapevo che sarebbe stata dura e così me la sono presa comoda, almeno nelle intenzioni. Vent'anni fa l'avrei spianata con la forza e il margine anaerobico, oggi devo fare finta di andare piano per non patire il finale: ho apprezzato quasi tutto e salutato molto lungo le vie, tranne nei 3km contorti fra  viale Trieste e corso Padova. Sarà per un'altra volta, magari con umidità più sopportabile: se alla Mezza del Brenta mi sono fatto bastare 3 sorsi a ristoro, stavolta mi sono scolato quasi tutta la bottiglia da 330mL ai 3 pit stop e un litro e mezzo abbondante dopo l'arrivo ...

Ho fatto il tempo che volevo sulle strade di casa due settimane fa e per qualche mese non ho velleità cronometriche, almeno fino a quando non diventa consistente il prossimo avanzamento. Così affronto più sereno le prossime mezze, cominciando da quella di Vicenza, all'esordio su un percorso aggrovigliato nel centro quasi un raddoppio della StraVicenza fra curve da raddrizzare e pendenze da spianare ...

Sono reduce dalla festa del Panathlon di Bassano martedì sera dove è stata festeggiata la nona edizione della Mezza del Brenta, patrocinata dal club, ed è stato positivamente riassunto l'evento del territorio - non solo corsa competitiva - che ha riempito due pagine del Giornale di Vicenza lunedì mattina ...

Avevo programmato di rivivere il sogno di Verona e intuito lo step successivo, ma è tempo di verificare quanto intabellato alla Enego-Marcesina ed espanso da 10 a 13,1 miglia nella prima mezza valida ...