Rimane aperta solo Venezia – di virtù fa necessità, potendo sfoggiare la Riviera dei Dogi – mentre Verona è già tornata a chiudersi attorno all’Arena, rimanendone fuori, dopo gli esperimenti dalla Valpolicella. Treviso e Padova aspettano la primavera 2016 per avvicinare partenza e arrivo, come consigliato 3 anni fa.
Sicuramente i tracciati sono frutto di lunga elaborazione e, conoscendo un po’ le zone, posso immaginare quanto sia costato non arrivare a Colfosco (costeggiando Collalto) piuttosto dell’andata/ritorno a Ponte Priula in Pontebbana. Poi immagino la crisi dopo 25km quando si punterà la campagna lasciando alle spalle le colline del Prosecco, che mi aspetto per la prossima denominazione, perché ormai di Treviso c’è solo la provincia geografica e un pensiero itinerante per il futuro. A occhio preferisco una doppia mezza a quella con prolunghe.
Anche a Padova è rimasto poco del Santo, solo Basilica, tagliando anche l’ultimo tratto dall’Arcella, per sfruttare la rampa di lancio dell’Euganeo e scendere alla base dei colli girando attorno ad Abano, che da anni vuole qualcosa di importante, diventando il perno della maratona e la partenza della mezza. A prima vista non mi entusiasmava, poi ho guardato questo bel video.
E mi è venuta voglia di correrla! Attendo la risposta dagli amici di Conegliano, qualcosa in più di una semplice cartolina.
Comunque ognuno l’è paròn a casa sua!
Per farsi passare la crisi dopo 25 km, un pensiero alla campionessa del mondo del 1997 che ci aspetta dopo il traguardo:
http://www.setteveli.it/
… anche se sono più da salato che da dolce!
conosci meglio tu (triestino) il padovano di me che sono vicentino … GRAZIE della SEGNALAZIONE!
Spesso è così… conosco poco niente di Gorizia e Udine 😉
io faccio fatica a saltare l’Astico e il Brenta (quasi) solo per lavoro